Tirol

 
 

Gli Schützen del Tirolo settentrionale e meridionale: passato e presente

La storia dello Schützenwesen (gli Schützen come istituzione difensiva) della regione tirolese nel suo complesso, sino al 1918, coincide in larga misura con la storia della difesa territoriale del Tirolo medesimo. Da allora in poi il compito fondamentale degli Schützen è stato quello della conservazione e della difesa dell‘identità tirolese, un compito che riguarda in egual misura gli Schützen delle tre parti del Tirolo storico, vale a dire Il Land Tirol austriaco, il Sudtirolo-Alto Adige e il Trentino.
La difesa della Patria, della Heimat, della propria famiglia è da secoli il fine più alto degli Schützen del Tirolo, che venivano reclutati tra la nobiltà, gli abitanti delle città e i contadini che, nel principato territoriale tirolese, dal XV secolo in poi, godettero dello status di Libero Ceto.

 

All‘epoca in cui l‘Imperatore Massimiliano I governava il Tirolo in veste di principe territoriale risale il più antico stendardo degli Schützen conservato. Esso fu fatto prima del 1508 e con ogni probabilità portato dalla truppa dei minatori di Schwaz, denominata Stählerner Haufen (squadra d‘acciaio). Lo stendardo originale è conservato al Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck. Una sua copia del 1950 funge da stendardo del Bund der Tiroler Schützenkompanien (Lega delle Compagnie di Schützen tirolesi).

 
 

 

Questa è la più antica rappresentazione conosciuta di un poligono di tiro tirolese. La veduta della città di Hall mostra a sinistra sul fondovalle, sotto il muraglione di cinta, una bassa costruzione di legno recante l‘indicazione Zilstat (bersaglio); davanti ad essa un prato, sul cui lato destro si riconoscono due bersagli in muratura merlati.

 

Alla conquista del ponte sull‘Inn di Innsbruck per mano di Schützen di Hötting e dell‘Oberland, il 12 aprile 1809, seguirono aspri scontri nella città, che si conclusero con la ritirata delle truppe bavaresi. In precedenza, già agli inizi di aprile del 1809, nei dintorni a est di Innsbruck si erano verificati scontri armati tra assedianti ed assediati. Quasi nello stesso periodo nella parte sudoccidentale del Tirolo, secondo un piano prestabilito, unità dell‘esercito imperiale austriaco avanzavano lungo la Val Pusteria con l‘obbiettivo di riportare sotto il dominio austriaco la Contea di Tirolo. La lotta di liberazione tirolese s‘era così iniziata.
Acquerello di Placidus Altmutter, Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum, Innsbruck.

 
 

Il ritratto ci mostra Andreas Hofer con la Grande Medaglia al Valor Civile, a lui conferita dall‘Imperatore d‘Austria Francesco I e consegnatagli dall‘Abate di Wilten nella Hofkirche di Innsbruck. Sullo sfondo si riconoscono la vecchia strada del Brennero e la sella del Bergisel. Andreas Hofer, nato nel 1767, Sandwirt a San Leonardo in Passiria, aveva svolto un ruolo di primissimo piano durante i preparativi della rivolta tirolese, concordati con la corte di Vienna.

 
 

 

Dal punto di vista storico-bellico la chiamata alle armi degli Schützen per difendere il confine meridionale, chiamata già prevista sin dall‘inizio del conflitto (1914), ma attuata solo dopo la dichiarazione di guerra da parte del Regno d‘Italia, il 23 marzo del 1915, fu della massima importanza. Le unità tirolesi vere e proprie, sia quelle dell‘esercito imperial-regio (come i Tiroler Kaiserjäger), sia i Tiroler Landesschützen (Schützen territoriali tirolesi) che favano parte dell‘imperial-regia milizia territoriale (Landwehr), erano impegnate sin dal 1914 sul fronte orientale e poterono essere spostate in Tirolo solo nell‘estate del 1915. Gli Italiani sperarono di poter approfittare di questo momento di debolezza militare dell‘avversario per avanzare lungo la Val d‘Agordo e il Cadore sino alla Val Pusteria. Con loro grande sorpresa però si trovarono il passo sbarrato da una strenua difesa sia tra i ghiacci e le rocce delle Dolomiti, sia nel gruppo dell‘Ortles. Gli Schützen tirolesi d‘ogni età erano stati mobilitati senza clamore, passando l‘ordine di bocca in bocca, mentre il Corpo Alpino bavarese dette loro un valido sostegno. Resta da aggiungere che gli Schützen scelti rimasero a difendere le loro postazioni anche dopo l‘arrivo in loco dei Kaiserjäger e dei Kaiserschützen, sino alla fine della guerra (1918) .
Schütze scelto giovane e veterano sul fronte dolomitico della Grande Guerra.

 

Lo slogan dell‘anno commemorativo 1809–1984 "COSTRUIRE INSIEME IL TIROLO" fu recato in corteo dagli Schützen di Speckbach in occasione della grande sfilata tenutasi a Innsbruck il 9 settembre 1984. Questo slogan, sempre attuale, si riferiva e si riferisce alla collaborazione tra tutte e tre le parti costitutive dell‘antico Tirolo, al fine di conservare l‘unità storico-culturale dell‘intera regione tirolese.