.
Logo des Hauses der Bayerischen Geschichte
Trennlinie 01 Trennlinie 03
Bayern-Italien -> Stampa -> Immagini
Immagini:

Dopo aver comunicato i tuoi dati ti invieremo le immagini via e-mail.

Informazione pressestelle@hdbg.bayern.de.

Logo - Mostra Regionale 2010 - tedesco Logo - Mostra Regionale 2010 - italiano Toeletta di una giovane donna
(001)
Logo - Mostra Regionale 2010 - tedesco
(002)
Logo - Mostra Regionale 2010 - italiano
(003)
Toeletta di una giovane donna
Bartel Beham, dipinto, 1534, © Kunstsammlungen und Museen Augsburg, Schaezlerpalais

ILuogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Il pittore tedesco Bartel Beham, appartenente alla cerchia di Albrecht Dürer, si orientò nelle sue opere, come tanti suoi contemporanei, ai maestri italiani del Cinquecento. La sua opera è influenzata in misura particolare da Tiziano. Il suo entusiasmo per il maestro veneziano lo indusse a ripetere una versione pressoché identica della Toeletta di una giovane donna, eseguita da Tiziano diciassette anni prima. Il dipinto rappresenta una metafora della bellezza e della caducità.

Busto di bronzo del dio romano del commercio, Mercurio Jakob Fugger il Ricco Ritratto in miniatura di Olimpia Fulvia Morata
(004)
Busto di bronzo del dio romano del commercio, Mercurio
con copricapo alato, I secolo d.C., © Ufficio culturale del Comune di Kempten (Algovia) / S. Mölle

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, antico monastero di St. Mang


Il dio romano Mercurio vigilava tra le altre cose sul commercio, i viaggi, la circolazione. Fu uno degli dei più amati nelle province romane di Raetia e Noricum, a nord delle Alpi. La sua adorazione evidenzia il significato dei mercanti e l’importanza delle vie transalpine nel commercio dell’epoca. Mercurio era rappresentato con l’elmo alato e, spesso, con una sacca per il denaro. Anche il busto di Mercurio proveniente da Cambodunum, l’odierna Kempten, è ornato di copricapo alato. Il busto di bronzo era usato come cursore per una stadera romana.
(005)
Jakob Fugger il Ricco
Albrecht Dürer (1471-1528), dipinto, ca. 1520, © Wittelsbacher Ausgleichsfonds

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Jakob II Fugger, detto il Ricco (1459-1525) fu il signore unico della più grande banca europea, la Fugger’sche Handelsgesellschaft. Nel 1524 venne creato Conte dell’Impero. Dispose la costruzione della colonia per gli abitanti poveri di Augusta, la Fuggerei. Il dipinto si rifà a un disegno di Albrecht Dürer raffigurante Jakob II Fugger (Musei statali di Berlino, Gabinetto delle incisioni), eseguito nel 1518 durante un soggiorno dell’artista ad Augusta in occasione della Dieta imperiale, durante la quale avrebbe dovuto effettuare un ritratto dell’Imperatore Massimiliano I. Il grande talento artistico di Dürer era stato già all’opera al servizio di Jakob II Fugger, all’inizio del Cinquecento, per la concezione della Cappella Fugger (1508) a St. Anna di Augusta, considerata giustamente la più antica costruzione rinascimentale al di là delle Alpi. La cosiddetta “epoca di Dürer” contrassegna dunque, anche nell’Augusta del XVI secolo, l’influenza artistica italiana nell’area tedesca meridionale.
(006)
Ritratto in miniatura di Olimpia Fulvia Morata
Germania, XVII secolo, © Schweinfurt, Musei e Gallerie della Città di Schweinfurt

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, antico monastero di St. Mang

Olimpia Fulvia Morata, nata nel 1526, ebbe un’ampia istruzione in latino e greco presso la corte estense di Ferrara. Ancora ragazza tenne lezioni pubbliche su Cicerone. La sua carriera di bambina prodigio alla conte dei principi ebbe però una fine improvvisa: venne cacciata. E il motivo fu in fin dei conti la conversione al Protestantesimo della sua famiglia. Ancora in Italia, Olimpia Fulvia Morata sposò il medico Andreas Grundler, che l’aveva seguita a Schweinfurt. Nel 1553 la città venne data alle fiamme e i Grundler fuggirono a Heidelberg. A Olimpia Fulvia Morata la locale università offrì una docenza di greco. Sarebbe stata la prima professoressa universitaria della Germania; tuttavia morì, in conseguenza della fuga, alla giovane età di 29 anni.

Sant’Anna Metterza Il Monastero benedettino di St. Mang a Füssen Modello del Ponte di Rialto
(007)
Sant’Anna Metterza
Bernhard Strigel (ambiente), dipinto, ca. 1500, Memmingen, Strigelmuseum, © Comune di Memmingen

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Il dipinto mostra, con la rappresentazione tridimensionale del trono, gli influssi del Rinascimento italiano e della pittura della Germania meridionale.
(008)
Il Monastero benedettino di St. Mang a Füssen

All’interno dell’antico Monastero benedettino di St. Mang a Füssen si svolge nel 2010 una parte della Mostra Regionale Bavarese “Baviera-Italia”. L’edificio barocco costruito tra il 1696 e il 1726 è da attribuirsi in primo luogo a Johann Jakob Herkommer (1652-1717) che aveva fatto i suoi studi in Italia. Soprattutto nella ricostruzione della chiesa del monastero rifluirono modelli veneziani.
(009)
Modello del Ponte di Rialto
Venezia, ca. 1590, Burg Grünsberg, Fondazione Stromer per i beni culturali, monumentali e naturali, © Haus der Bayerischen Geschichte, Foto: Christiane Richter

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, antico monastero di St. Mang


Wolf Jacob Stromer (1561-1614), più tardi pianificatore urbano a Norimberga, portò con sé questo modello del Ponte di Rialto di Venezia dopo un soggiorni di studio in Italia. Corrisponde al ponte ricostruito in pietra nel 1592, tuttora presente in questa forma. Il modello in legno e cartapesta, smontabile e di grande pregio artistico, potrebbe essere servito d’impulso a Stromer per il ponte Fleischbrücke di Norimberga. Nell’ambito della Mostra Regionale il modello sta a rappresentare Venezia, la più importante piazza commerciale per i mercanti della Baviera.

Marco Aurelio L’Elettore Giovanni Federico di Sassonia Vista di Torbole sul Lago di Garda
(010)
Marco Aurelio
Statua in bronzo
Roma, metà del XVI sec.
Monaco di Baviera, Bayerisches Nationalmuseum
Foto: © Bayerisches Nationalmuseum, München

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Il monumento equestre, nell’antichità metafora del valore guerriero, fu utilizzato spesso dai sovrani romani per dare un’immagine di sé nello spazio pubblico. In quanto successore di quei sovrani, l’Imperatore Massimiliano I aveva intenzione di far erigere ad Augusta appunto una statua equestre che lo rappresentasse.
(011)
L’Elettore Giovanni Federico di Sassonia
Lucas Cranach il Vecchio, dipinto, 1551, collezione privata, © Bernd Bünsche, Kiel

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Lucas Cranach era pittore di corte dell’Elettore Federico di Sassonia. Durante la prigionia di Federico ad Augusta in seguito alla guerra di Smalcalda contro l’Imperatore Carlo V, Cranach ritrasse nel 1550/51 il suo sovrano. Nello stesso periodo, su richiesta di Carlo V, Tiziano era presente ad Augusta.
(012)
Vista di Torbole sul Lago di Garda

Ludwig Gebhardt, dipinto, seconda metà del XIX sec., © Pinacoteca, Museo Riva del Garda (TN), Italia

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

Il Lago di Garda, luogo del desiderio di tanti bavaresi! È qui che, dal punto di vista bavarese, inizia veramente l’Italia: bagni, surf, escursioni montane, arrampicate, tour in mountain bike, passeggiate, gelati, riposo ecc. Ma chi si ricorda più del fatto che tra il 1806 e il 1809 l’intero Tirolo e il Trentino con Rovereto, Riva e il nord del Lago di Garda furono parte del territorio bavarese?

Sulla spiaggia di Viareggio Arrivo di un treno di “Gastarbeiter” (i lavoratori “ospiti” in Germania) alla stazione centrale di Monaco   Gran Premio d’Italia 1935
(013)
Sulla spiaggia di Viareggio

al centro una bellezza,1958, © Strobel / SZ Photo

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

I bagni di mare! Le spiagge del mar Adriatico ma anche la Riviera ligure e la costa della Toscana godono il favore incondizionato dei villeggianti bavaresi. Con la costruzione del collegamento ferroviario lungo il Brennero, nel 1867, ha inizio il boom del turismo transalpino. A partire dagli anni ’50 del Novecento, le vacanze in Italia diventano una tappa obbligata durante l’anno: comincia il turismo di massa.
(014)
Arrivo di un treno di “Gastarbeiter” (i lavoratori “ospiti” in Germania) alla stazione centrale di Monaco
 
anni ‘60, © SZ Photo

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

Il loro obiettivo è quello di guadagnarsi da vivere. La festosità dei nuovi arrivati è qui messa in scena per il fotografo, ma le aspettative sono tante. A differenza che in Italia, questa gente trova qui un lavoro e un salario, ma non sempre trova una buona accoglienza e un degno alloggio. Tramite il duro lavoro nei cantieri e nelle fabbriche, e attraverso condizioni di vita semplici, molti operai originari della Calabria e della Sicilia riescono a risparmiare denaro da inviare alla famiglia rimasta a casa.
(015)
Gran Premio d’Italia 1935

Manifesto, Treviso, Museo Civico di S. Caterina,  © Soprintendenza B.S.A.E. per le province di VE, PD, BL e TV, Foto: Luigi Baldin

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

Qual è l’auto più veloce, chi il miglior pilota? Negli anni ’30 del Novecento l’Alfa Romeo e l’Auto Union si fanno concorrenza nelle competizioni internazionali. L’italiano Tazio Nuvolari e il bavarese Hans Stuck sono tra i primissimi. Qui, su questo manifesto italiano, la rossa Alfa Romeo con il suo rilassato pilota è nettamente avanti alla “freccia d’argento” dell’Auto Union.

Scarpe laccate con strass del designer italiano Sergio Rossi Corradino di Svevia  
(016)
Scarpe laccate con strass del designer italiano Sergio Rossi
ca. 1970, © Staatliches Textil- und Industriemuseum (tim), Augsburg

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

“Tutta dorata” sul selciato di Augusta: Hannelore Sedelmaier comprò queste eleganti scarpe nell’anno 1973 nel negozio di un italiano, nella Karlstraße di Augusta. Sono state disegnate dal designer italiano Sergio Rossi, che iniziò la sua carriera negli anni ’50 in Emilia-Romagna per poi collaborare strettamente negli anni ’70 con Gianni Versace e più tardi anche con Dolce & Gabbana. Queste scarpe laccate in oro sono decorate di strass. Venivano indossate da Hannelore Sedelmaier in occasioni festive. Nel 2007 la proprietaria concesse questo paio di scarpe al Museo bavarese dell’industria tessile (tim), affinché fossero incluse nella collezione “moda e abiti”.
(017)
Corradino di Svevia
Bertel Thorvaldsen, modello in gesso per una statua, Roma, 1833, © Kopenhagen, Thorvaldsens Museum

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, antico monastero di St. Mang

Il modello in gesso per la statua funeraria di Corradino a Napoli fu eseguito da Bertel Thorvaldsen, uno dei principali maestri del neoclassicismo. L’artista lo eseguì nel 1833 su commissione di Massimiliano II, principe ereditario di Baviera. Corradino, nato in Baviera, era l’ultimo rampollo del casato degli Staufen. Avanzò diritti ereditari non solo sui territori della Germania meridionale, ma anche sul Regno di Sicilia, che si trovava in mano agli Angiò. Nel 1267 Corradino dichiarò suo erede universale il tutore Ludovico il Severo e intraprese una campagna militare verso il sud, che terminò in una catastrofe. Il giovane, appena sedicenne, venne passato per le armi. I Wittelsbach ereditarono da lui grandi territori nell’odierna Svevia bavarese, Il ricordo di Corradino rimase vivido nella casa dei regnanti bavaresi, ma anche in Italia.
 
     

San Giorgio San Felice da Cantalice come frate cappuccino questuante Margarete Peutinger
(018)
San Giorgio

Hans Burgkmair il Vecchio, 1598, xilografia, © Innsbruck, Universitäts- und Landesbibliothek für Tirol, Sammlung Roschmann

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

L’artista Hans Burgkmair, di Augusta, fu molte volte al servizio dell’Imperatore Massimiliano I. Partecipò tra le altre cose alla concezione del monumento equestre dell’Imperatore.
(019)
San Felice da Cantalice come frate cappuccino questuante
scultura, legno intagliato, Svizzera, XVIII secolo, Sursee (Svizzera), Museo dei Cappuccini Svizzeri, © TAU AV Produktion, Stans

Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, ehem. Kloster St. Mang

L’ordine dei frati cappuccini, di origine italiana, si insedia a partire dal 1600 anche in Baviera. I frati vicini al popolo vivevano in assoluta povertà secondo la regola di San Francesco d’Assisi. Facevano la questua di casa in casa per provvedere alle proprie necessità e in parte anche a quelle dei bisognosi. Come mostra il sacco delle elemosine pieno di frutti di questo viandante cappuccino, le donazioni un tempo non venivano effettuate in denaro ma in vettovaglie.
(020)
Margarete Peutinger
Christoph Amberger,1543
Staatsgalerie in der Katarinenkirche, Augsburg (Galleria di Stato della Chiesa di Santa Caterina, Augusta)
Foto: © Kunstsammlungen und Museen Augsburg
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

L’umanista di Augusta Konrad Peutinger, influenzò artisti come Hans Burgkmeir grazie alle sue conoscenze dell’antichità. Le monete romane della sua collezione di oggetti antichi funsero inoltre da modello a molte incisioni su rame del maestro di Augusta. Nel 1543 Christoph Peutinger ritrasse, oltre a Konrad Peutinger, sua moglie Margarete Peutinger, nata Welser. La coltissima Margarete Peutinger è qui rappresentata in abbigliamento devoto su sfondo rinascimentale appena accennato.
     

Visita a Firenze a bordo di una BMW Isetta Nudo di fanciullo (il Bambin Gesù) Brocca di vetro di epoca romana
(021)
Visita a Firenze a bordo di una BMW Isetta
1957
Foto: © BMW Group, Sparte Tradition, München
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

La BMW Isetta è il prodotto di una stretta cooperazione italo-bavarese. L’azienda italiana ISO Rivolta progettò nel 1954 l’ISO Isetta e la BMW ne acquistò i diritti, sviluppandola fino a farne appunto la BMW Isetta. Tra il 1955 e il 1962 ne furono vendute oltre 160.000. La BMW Isetta divenne una delle utilitarie più amate dagli automobilisti; con essa numerosi villeggianti bavaresi si recarono al Lago di Garda, sulla Costa Adriatica. O a Firenze, per ammirare il Davide di Michelangelo.
(022)
Nudo di fanciullo (il Bambin Gesù)
Ambiente di Adolf Daucher
Maximilianmuseum, Augsburg (Museo Massimiliano, Augusta)
Foto: © Kunstsammlungen und Museen Augsburg
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Oltre a un adattamento della rappresentazione spaziale e all’anatomia dell’essere umano, i maestri della Germania meridionale riprendono dal Rinascimento italiano anche nuovi motivi. Tra questi quello del putto, il “bambinello italico”, che sostituisce nella pittura le figure vestite di angelo adulto. Anche nella scultura si affaccia un nuovo tipo di Gesù Bambino, che acquista appunto i tratti del putto.
(023)
Brocca di vetro di epoca romana
Fabbricata in Italia, I secolo (ritrovata a Kempten)
Archäologische Staatssammlung (Collezione archeologica di Stato), Monaco di Baviera
Foto: © Archäologische Staatssammlung München / Manfred Eberlein
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, ehem. Kloster St. Mang

Sia per le vie fluviali e marittime che per mezzo dei carri che transitavano lungo le diverse vie romane, ad esempio la Via Claudia, giungevano in queste terre merci e cibi diversi e all’epoca sconosciuti. Perfino alcuni lussuosi oggetti in vetro riuscivano ad attraversare le Alpi. Di rado però il vetro si conservava intatto come nel caso di questa brocca azzurra con decorazione policroma, ritrovata a Cambodunum (Kempten), primo capoluogo della Provincia romana della Rezia.
     

Banco per la vendita di borsette, probabilmente a Firenze La principessa elettrice Enrichetta Adelaide in costume d’amazzone Autoritratto del pittore Franz Georg Hermann
(024)
Banco per la vendita di borsette, probabilmente a Firenze
1957
Foto: © SZ Photo, München
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

Comprare borsette è la passione di molte donne. Negli anni Cinquanta e Sessanta del ’900 l’offerta in Italia era molto ampia e gli articoli ancora convenienti. Inoltre erano eleganti e alla moda come nessuna borsetta reperibile in Baviera. Nelle località turistiche erano presenti mercati e banchi per la vendita di articoli in pelle, abbigliamento, souvenir e molti altri oggetti che non potevano lasciare indifferenti le turiste e i turisti provenienti dalla Baviera.
(025)
La principessa elettrice Enrichetta Adelaide in costume d’amazzone
Jean Delamonce (1635-1708), um1675
München, Bayerische Staatsgemäldesammlungen
© Foto: Bayer&Mitko/ARTOTHEK
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, ehem. Kloster St. Mang

Sotto la regia della principessa italiana e principessa elettrice di Baviera Enrichetta Adelaide (1636 - 1676), Monaco divenne un centro artistico, musicale e culturale d’eccellenza. Nel 1652 questa principessa torinese vitale e ricca di temperamento, cui piaceva mettersi nei panni di un’amazzone secondo i dettami delle letteratura romantica dell’epoca, si trasferì nella reggia bavarese. In seguito mostrò un certo impegno in campo artistico e si rivelò forza motrice per la penetrazione del Barocco italiano in Baviera, terra ancora pesantemente segnata dalla guerra dei trent’anni.
Testimonianze concrete dell’influsso della principessa elettrice sono la chiesa di St. Kajetan a Monaco (c.d. “Theatinerkirche”, Chiesa dei Teatini) e il castello di Nymphenburg. Il corpo centrale dell’edificio - in seguito fortemente rimaneggiato - fu un dono di compleanno del suo consorte Ferdinand Maria. Sia nel teatro che nella danza e nell’opera lirica la corte di Monaco fu pioniera nella formazione della cultura cortigiana europea.
(026)
Autoritratto del pittore Franz Georg Hermann
Franz Georg Hermann (1692-1768), datato 1767
Ulmer Museum (Museo di Ulm), Ulm
Foto: © Ulmer Museum, Ulm / Bernd Kegler
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, ehem. Kloster St. Mang

Al pari di tanti altri artisti bavaresi di epoca barocca, anche questo “pittore di corte e di governo originario di Kempten”, Franz Georg Hermann, fu ricettivo agli impulsi artistici provenienti dall’Italia. Nel 1712 ottenne perfino una decorazione ad opera dell’Accademia di San Luca. Tra il 1720 e il 1722 ebbe occasione di mettere in opera quanto aveva appreso con il suo affresco sul soffitto della Sala imperiale nel Monastero di St. Magno a Füssen. I contemporanei apprezzarono la sua opera, come testimonia un resoconto di viaggio del 1746: “L’artista Hermann... riveste il ruolo di uno dei maggiori pittori, soprattutto nella tecnica dell’affresco, in Germania... ma è debitore della sua scienza al veneziano Pellegrini, celebre in tutto il mondo, presso il quale egli soggiornò in qualità di allievo per qualche tempo.”
     

La Madonna con il Bambino Suonatore di liuto Statua di Nettuno
(027)
La Madonna con il Bambino
Hans Holbein il Vecchio, 1519(15?)
Kunstsammlungen der Veste, Coburg (Collezioni del Castello di Coburg)
Foto: © Kunstsammlungen der Veste, Coburg
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Malgrado non sia possibile provare con certezza che Hans Holbein il Vecchio si recò in Italia come Albrecht Dürer, Jörg Breu o Hans Burgkmair, le influenze del Rinascimento italiano sulla sua opera sono evidenti. Elementi architettonici che risaltano plasticamente costituiscono qui lo sfondo della Madonna con il Bambino e con la loro rappresentazione prospettica prendono il posto dello spazio bidimensionale tipico dello stile gotico.
(028)
Suonatore di liuto
Disegno a penna all’interno di una Biblia Pauperum, Germania sud-occidentale 1475
Österreichische Nationalbibliothek (Biblioteca nazionale austriaca) - Collezione di manoscritti e antiche stampe
Foto: © Österreichische Nationalbibliothek Wien, Bildarchiv
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, ehem. Kloster St. Mang

Già prima della metà del XV secolo sono accreditati a Füssen fabbricanti di liuti. In alcuni periodi furono attivi qui fino a 20 mastri liutai contemporaneamente. Nel 1562 fu fondata addirittura una corporazione dei liutai. Molti di essi si trasferirono presso le corti europee, dove continuarono ad esercitare la propria arte. In Italia, Venezia rappresentava una delle migliori e più importanti piazze per questa professione. Nel Cinquecento e nel Seicento circa un terzo dei liutai attivi a Padova e Venezia proveniva da Füssen, o ne era per lo meno originario. I costruttori di liuti dell’Allgäu dominavano il mercato perfino a Roma e Napoli.
(029)
Statua di Nettuno
Ambiente di Sebastian Loscher, poco prima del 1537
Maximilianmuseum, Augsburg (Museo Massimiliano, Augusta)
Foto: © Kunstsammlungen und Museen Augsburg
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Il Rinascimento si affermò ad Augusta nello spazio pubblico già nella prima metà del Seicento. Una dei simboli più celebri di tale trasformazione nella città imperiale è il Nettuno in bronzo, che segna una trasformazione della scultura di questa regione già a partire dal materiale usato. Il monumento svolse inoltre un ruolo politico centrale all’epoca della Riforma, dato che sostituì la statua di Sant’Ulderico al mercato del pesce prospiciente il municipio.
     

Testa di cavallo di bronzo di epoca romana Reliquiario dei santi Gennaro, Cosma e Nicola di Bari Ernesto Santin davanti alla sua gelateria di Norimberga
(030)
Testa di cavallo di bronzo di epoca romana
II secolo d.C.
Römisches Museum der Kunstsammlungen und Museen Augsburg (Museo romano delle collezioni d’arte e dei musei di Augusta)
Foto: © Kunstsammlungen und Museen Augsburg, Römisches Museum / Andreas Brücklmair
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, ehem. Kloster St. Mang

In seguito alla conquista delle Prealpi bavaresi nel 15 a.C., si affermarono qui le nuove abitudini romane e uno stile di vita mediterraneo. Questo duraturo processo di trasformazione si manifestò anche e soprattutto nella nuova costruzione di strade, monumenti ed edifici. Questa testa di cavallo in bronzo dorato formava parte di una quadriga monumentale eretta ad Augusta Vindelicum, ed è una delle pochissime opere di questo tipo che si siano conservate a nord delle Alpi. Questa è forse una delle ragioni per cui la testa di cavallo di Augusta compare in tanti libri scolastici italiani.
(031)
Reliquiario dei santi Gennaro, Cosma e Nicola di Bari
Legno di pioppo, avorio, vetro, velluto, fili d’oro, perle
Scuola bavarese, circa 1615
Brindisi, Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni
Foto: © Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Füssen, ehem. Kloster St. Mang

Questo elegante reliquiario, contenente le reliquie di Santi autori di miracoli, fu portato nel 1615 da Monaco a Brindisi, in un viaggio di 1300 chilometri. Si trattava di un dono del Duca bavarese Massimiliano I alla chiesa brindisina di Santa Maria degli Angeli. Massimiliano era amico del frate cappuccino Lorenzo da Brindisi. Per amor suo finanziò la costruzione della chiesa, dotandola di numerosi tesori. Dopo quasi 400 anni il reliquiario torna ora in Baviera, in occasione della Mostra regionale.
(032)
Ernesto Santin davanti alla sua gelateria di Norimberga
Anni ’30
Foto: © Valerio d’Isep, Augsburg
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

Il gelato italiano, agognato rinfresco nelle giornate calde dell’estate. Già alla fine dell’Ottocento erano presenti in Baviera i primi mastri gelatai italiani. Già negli anni Trenta del ’900 le città più grandi, quali Monaco, Augusta e Norimberga, avevano i loro caffè-gelaterie. Tuttavia fu Ernesto Santin uno dei primi gelatai che dal Cadore trovarono la strada per la Baviera. Oggi suo nipote gestisce una gelateria ad Augusta, polo di attrazione irresistibile per chi cerca refrigerio dalle parti della stazione ferroviaria.
     

Hans Stuck davanti alla sua vettura da corsa Auto Union L’Elettore Giovanni Federico di Sassonia  
(033)
Hans Stuck davanti alla sua vettura da corsa Auto Union
1936
Foto: © Audi AG, Unternehmensarchiv Ingolstadt
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo dell’industria tessile

Hans Stuck e l’Auto Union, una coppia vincente. Nel 1935 Stuck, grazie alla sua Auto Union C “Freccia d’Argento”, si era aggiudicato il Gran Premio d’Italia. Negli anni Trenta del ’900 fu uno dei migliori piloti tedeschi. La sua specialità erano le corse di montagna, e in esse Stuck inanellò molti successi. Uno dei suoi avversari fu l’italiano Tazio Nuvolari su Alfa Romeo. Anche di lui sentirete parlare in questa mostra.
(034)
L’Elettore Giovanni Federico di Sassonia
Tiziano Vecellio, 1550
Kunsthistorisches Museum, Wien (Museo di storia dell’arte, Vienna)
Foto: © Kunsthistorisches Museum mit MVK und ÖTM, Wien
Luogo di esposizione nella Mostra regionale: Augusta, Museo Massimiliano

Il veneziano Tiziano Vecellio fu uno dei più celebri ritrattisti della sua epoca e con la sua opera influenzò lo stile dei ritrattisti fino alla metà del XVII secolo. L’Imperatore Carlo V chiamò il pittore ad Augusta, in occasione delle diete imperiali del 1547/48 e del 1550/51, per farsi ritrarre da lui. Contemporaneamente, nella città imperiale si trovava l’Elettore Giovanni Federico di Sassonia, detto il Magnanimo, prigioniero dell’Imperatore. Anch’egli fu ritratto da Tiziano. Giovanni Federico, capo dei protestanti, fu avversario di Carlo V durante la Guerra Smalcaldica.